martedì 18 agosto 2009

Mata e Grifone

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Ogni anno il 13 (zona sud) e il 14 di agosto (zona nord), si svolge a Messina la passeggiata dei Giganti e dei loro cavalli. Le statue che misurano, da terra, poco meno di una decina di metri e sono costruiti in legno e in cartapesta, trainati da figuranti in costume, se ne vanno in giro per la città, con gran tripudio di folla. Secondo la leggenda, Mata e Grifone, sono considerati i fondatori della città: Grifone era un gigantesco saraceno di nome Hassan Ibn-Hammar, sbarcato nei pressi di Messina nel 970 d.C. con cinquanta suoi compagni pirati, depredava qua e là soprattutto tra Camaro e Dinnammare, il cui nome deriva proprio da Ibn-Hammar.
Un giorno, il moro vide la bella e formosa fanciulla, figlia di un nobile locale, tale Cosimo II di Castellaccio e Camaro, e se ne innamorò alla follia, tanto da chiederla in sposa al padre, il quale però gliela rifiutò. Il saraceno, offeso, si abbandonò a scorribande sempre più feroci. Per porre fine a questa situazione drammatica, il nobile messinese decise di acconsentire alle nozze, ma Mata pose la condizione che il saraceno dovesse convertirsi prima al cristianesimo. Il giovane, per amore, accettò la condizione, si convertì al cristianesimo e prese il nome di Grifo, ma, essendo grande e grosso, venne subito appellato Grifone,una volta sposato, smise di fare scorrerie e si dimostrò ottimo marito e affettuso padre dei moltissimi figli generati con Mata

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