
Salvatore Caputo nasce a Castell’Umberto (ME) nel 1947. Fin dall’infanzia dimostra una notevole predisposizione per la pittura: non ha ancora vent’anni nel 1964, quando inaugura la sua prima personale. Intrapresi gli studi d’architettura, Caputo non abbandona la pittura, interessandosi invece sempre di più alle tecniche grafiche. Dopo la laurea intensifica la sua attività artistica, e si dedica anche alla scultura ed al collage, sviluppando un linguaggio sempre più originale. Tra il 1976 ed il 1979 l’Autore lavora fra Roma e Palermo. A questo periodo risalgono le personali di Palermo, Roma, Firenze, Siracusa e l’Aquila. Agli inizi degli anni 80, gli ectoplasmi e le figure sgretolate che caratterizzavano la sua precedente produzione lasciano il posto al Mediterraneo ed al suo sole. Durante questo decennio si moltiplicano le presenze dell’artista a qualificate rassegne d’arte, sia in Italia sia all’estero. Come dimostrano le opere di numerose personali di quegli anni, Caputo matura la sua poetica, facendo riaffiorare la dimensione mitologica del ricordo. I contenuti si uniscono in forme nuove, gli oggetti d’arte, punto d’unione fra pittura e scultura, sempre più numerosi nella produzione caputiana. Notevoli anche l’opera grafica, che affianca all’incisione, suo interesse principale, la serigrafia e la litografia, oltre a un’importante produzione di medaglie. Gli anni 90 vedono l’Autore occupato a percorrere la dimensione mitica
dell’esistenza e ci mostrano un suo rinnovato interesse per i soggetti sacri. A questo proposito, si possono ricordare, fra le altre, le mostre di soggetto sacro che hanno avuto luogo nel 1994 e nel 1996 alla Cattedrale di Palermo, che apriva per la prima volta le sue porte a delle mostre d’arte contemporanea.
dell’esistenza e ci mostrano un suo rinnovato interesse per i soggetti sacri. A questo proposito, si possono ricordare, fra le altre, le mostre di soggetto sacro che hanno avuto luogo nel 1994 e nel 1996 alla Cattedrale di Palermo, che apriva per la prima volta le sue porte a delle mostre d’arte contemporanea.
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