lunedì 26 ottobre 2009
mercoledì 21 ottobre 2009
Antonino Sciascia
Home PageAntonino Sciascia- chi era?DocumentiCommentiContattiHomeAntonino Sciascia-
Antonino Sciascia nacque a Canicattì, in Sicilia, il 19 novembre del 1839, si laureò in Medicina a Palermo, a vent’anni e sette mesi, il 19 luglio del 1860, mentre il 5 luglio 1869 conseguì la laurea in Chirurgia.
Dedicò buona parte della sua vita a studiare e perfezionare un suo metodo di cura, che volle chiamare: fototerapia. Per realizzare la sua intuizione mise a punto un apparecchio: il fotocauterio, in grado di selezionare e concentrare l’energia luminosa, in modo tale da poter utilizzare le proprietà curative della luce su molte patologie.
Con questo apparecchio Sciascia riuscì a dare una valida risposta al lupus vulgaris, ad alcune forme di tubercolosi e ad altre malattie allora incurabili.
Sciascia brevettò il suo apparecchio nel 1894 in Italia, Francia, Inghilterra e forse negli Stati Uniti d’America. Nel 1892 a Palermo e nel 1894 a Roma, Sciascia annunciò la sua scoperta, ma nessuno nel mondo accademico italiano prese sul serio la sua comunicazione, con il risultato che circa dieci anni dopo, un medico danese, Niels Ryeberg Finsen, si vide attribuire nel 1903 il premio Nobel per la medicina per la medesima scoperta fatta da Sciascia in precedenza.
E’ provato che Finsen era presente a Roma quando Sciascia annunciò la sua scoperta ed è probabile che abbia potuto studiare a Parigi l’apparecchio ideato da Sciascia perché il fotocauterio era stato posto in vendita da Sciascia in quella città e veniva pubblicizzato sulla stampa parigina.
Nel 1902 Sciascia pubblicò un suo trattato sulla Fototerapia ma ancora una volta il mondo accademico italiano volle ignorarlo per inneggiare alla novità quando questa rientrò in Italia come un’importante scoperta fatta all’estero. Da quel momento in poi Sciascia non volle più partecipare ad altri eventi scientifici, si ritirò nella sua Canicattì, dove continuò a curare, spesso gratuitamente, i suoi malati.
Solo e amareggiato Sciascia si spense nel suo paese natale il 12 aprile 1925.
Antonino Sciascia nacque a Canicattì, in Sicilia, il 19 novembre del 1839, si laureò in Medicina a Palermo, a vent’anni e sette mesi, il 19 luglio del 1860, mentre il 5 luglio 1869 conseguì la laurea in Chirurgia.
Dedicò buona parte della sua vita a studiare e perfezionare un suo metodo di cura, che volle chiamare: fototerapia. Per realizzare la sua intuizione mise a punto un apparecchio: il fotocauterio, in grado di selezionare e concentrare l’energia luminosa, in modo tale da poter utilizzare le proprietà curative della luce su molte patologie.
Con questo apparecchio Sciascia riuscì a dare una valida risposta al lupus vulgaris, ad alcune forme di tubercolosi e ad altre malattie allora incurabili.
Sciascia brevettò il suo apparecchio nel 1894 in Italia, Francia, Inghilterra e forse negli Stati Uniti d’America. Nel 1892 a Palermo e nel 1894 a Roma, Sciascia annunciò la sua scoperta, ma nessuno nel mondo accademico italiano prese sul serio la sua comunicazione, con il risultato che circa dieci anni dopo, un medico danese, Niels Ryeberg Finsen, si vide attribuire nel 1903 il premio Nobel per la medicina per la medesima scoperta fatta da Sciascia in precedenza.
E’ provato che Finsen era presente a Roma quando Sciascia annunciò la sua scoperta ed è probabile che abbia potuto studiare a Parigi l’apparecchio ideato da Sciascia perché il fotocauterio era stato posto in vendita da Sciascia in quella città e veniva pubblicizzato sulla stampa parigina.
Nel 1902 Sciascia pubblicò un suo trattato sulla Fototerapia ma ancora una volta il mondo accademico italiano volle ignorarlo per inneggiare alla novità quando questa rientrò in Italia come un’importante scoperta fatta all’estero. Da quel momento in poi Sciascia non volle più partecipare ad altri eventi scientifici, si ritirò nella sua Canicattì, dove continuò a curare, spesso gratuitamente, i suoi malati.
Solo e amareggiato Sciascia si spense nel suo paese natale il 12 aprile 1925.
martedì 20 ottobre 2009
Feste e Sagre di OTTOBRE
Quando... Dove... Cosa... Informazioni
Ottobre Castel di Judica (CT) Sagra della mostarda 095 661005
Ottobre Viagrande (CT) Sagra della vendemmia 095 7923111
Ottobre Militello Val di Catania (CT) Sagra della mostarda e del ficodindia 095 7941111
Ottobre Mascali (CT) Sagra della mostarda 095 96635
Ottobre S. Cono (CT) Sagra del ficodindia 095 970100
Ottobre Pedara (CT) Sagra del fungo 095 7808346
Ottobre S. Margherita Belice (AG) Sagra del ficodindia 0925 30111
Ottobre Casteldaccia (PA) Sagra dell'olio 091 949011
Ottobre Petralia Sottana (PA) Sagra della castagna 0921 641032
Ottobre-novembre Palermo Festival di Morgana (presso il museo internazionale delle Marionette) che riunisce pupari e gente di spettacolo da tutto il mondo. 091 6058111
Ottobre-novembre Sant'Alfio (CT) Sagra: "Etna vini" (vino, miele, nocciole, miele) 095 968772
Ottobre-novembre Lentini (SR) Sagra dei prodotti tipici (festa medievale) - via Bricinna 095-900111
Ottobre-novembre Pedagaggi (SR) Sagra della Mostarda 095-995055
1a domenica di ottobre Sortino (SR) Sagra del miele 0931 2187721
1a domenica di ottobre Lipari (ME) Sagra della salsicciata 090 9812271
1a domenica di ottobre Leonforte (EN) Sagra del pesco (delle pesche) 0935 904413
1a domenica di ottobre Montedoro (CL) Sagra della salsiccia 0934 934295
1a domenica di ottobre Valledolmo (PA) Sagra dell'uva 0921 544311
8 ottobre Rosolini (SR) Sagra del Mosto 0931-500111
10 ottobre Misilmeri (PA) Sagra del "kaki" 091 8731987
2a settimana di ottobre Bronte (CT) Sagra del pistacchio 095 7747111
2a decade di ottobre Vizzini (CT) Sagra del ficodindia 0933 962445
2a o 3a domenica d'ottobre Militello in Val di Catania (CT) Sagra della mostarda 095 79 41 240
Ultimo sabato di ottobre Tusa (ME) Sagra della castagna 0921 330405
Ultima domenica di ottobre Montagnareale (ME) Sagra della castagna 0941 315037
Ultimo sabato e domenica di ottobre Ucria (ME) Sagra del fungo 0941 664404
Ultima settimana di ottobre Canicattini Bagni (SR) Sagra del fungo 0931 878273
Fine ottobre Monreale (PA) Settimana di musica sacra 091 540122
Quando... Dove... Cosa... Informazioni
Ottobre Castel di Judica (CT) Sagra della mostarda 095 661005
Ottobre Viagrande (CT) Sagra della vendemmia 095 7923111
Ottobre Militello Val di Catania (CT) Sagra della mostarda e del ficodindia 095 7941111
Ottobre Mascali (CT) Sagra della mostarda 095 96635
Ottobre S. Cono (CT) Sagra del ficodindia 095 970100
Ottobre Pedara (CT) Sagra del fungo 095 7808346
Ottobre S. Margherita Belice (AG) Sagra del ficodindia 0925 30111
Ottobre Casteldaccia (PA) Sagra dell'olio 091 949011
Ottobre Petralia Sottana (PA) Sagra della castagna 0921 641032
Ottobre-novembre Palermo Festival di Morgana (presso il museo internazionale delle Marionette) che riunisce pupari e gente di spettacolo da tutto il mondo. 091 6058111
Ottobre-novembre Sant'Alfio (CT) Sagra: "Etna vini" (vino, miele, nocciole, miele) 095 968772
Ottobre-novembre Lentini (SR) Sagra dei prodotti tipici (festa medievale) - via Bricinna 095-900111
Ottobre-novembre Pedagaggi (SR) Sagra della Mostarda 095-995055
1a domenica di ottobre Sortino (SR) Sagra del miele 0931 2187721
1a domenica di ottobre Lipari (ME) Sagra della salsicciata 090 9812271
1a domenica di ottobre Leonforte (EN) Sagra del pesco (delle pesche) 0935 904413
1a domenica di ottobre Montedoro (CL) Sagra della salsiccia 0934 934295
1a domenica di ottobre Valledolmo (PA) Sagra dell'uva 0921 544311
8 ottobre Rosolini (SR) Sagra del Mosto 0931-500111
10 ottobre Misilmeri (PA) Sagra del "kaki" 091 8731987
2a settimana di ottobre Bronte (CT) Sagra del pistacchio 095 7747111
2a decade di ottobre Vizzini (CT) Sagra del ficodindia 0933 962445
2a o 3a domenica d'ottobre Militello in Val di Catania (CT) Sagra della mostarda 095 79 41 240
Ultimo sabato di ottobre Tusa (ME) Sagra della castagna 0921 330405
Ultima domenica di ottobre Montagnareale (ME) Sagra della castagna 0941 315037
Ultimo sabato e domenica di ottobre Ucria (ME) Sagra del fungo 0941 664404
Ultima settimana di ottobre Canicattini Bagni (SR) Sagra del fungo 0931 878273
Fine ottobre Monreale (PA) Settimana di musica sacra 091 540122
Giovedì a Villa Filippina presentazione del Verga Palermo Basket « BlogSicilia | Palermo
Giovedì a Villa Filippina presentazione del Verga Palermo Basket « BlogSicilia Palermo: "Giovedì a Villa Filippina presentazione del Verga Palermo Basket"
lunedì 19 ottobre 2009
CLANDESTINI
Tre giorni fa,
nel Canale di Sicilia,
sono morti dei clandestini.
Cento, duecento...
Erano trecento, nel ’96.
Era Natale, a Portopalo.
Uomini senza passato:
salutano la famiglia,
con un biglietto per Lampedusa.
Se sopravvivono al deserto,
e ai campi di concentramento, in Libia,
affrontano il mare, di notte.
Tengono gli occhi bassi,
quando uno muore,
e cade nel buio.
I clandestini partono da città affamate,
villaggi sconvolti dalla guerra:
danno nomi falsi, all’arrivo.
Il peso della vergogna ti sfinisce,
se hai tenuto per te il dolore.
Capita anche a noi, di tanto in tanto.
Pubblicato da Davide Camarrone
Tre giorni fa,
nel Canale di Sicilia,
sono morti dei clandestini.
Cento, duecento...
Erano trecento, nel ’96.
Era Natale, a Portopalo.
Uomini senza passato:
salutano la famiglia,
con un biglietto per Lampedusa.
Se sopravvivono al deserto,
e ai campi di concentramento, in Libia,
affrontano il mare, di notte.
Tengono gli occhi bassi,
quando uno muore,
e cade nel buio.
I clandestini partono da città affamate,
villaggi sconvolti dalla guerra:
danno nomi falsi, all’arrivo.
Il peso della vergogna ti sfinisce,
se hai tenuto per te il dolore.
Capita anche a noi, di tanto in tanto.
Pubblicato da Davide Camarrone
NIENTE EBRAICO ALL'UNIVERSITA' DI PALERMO
Quest'anno, la Facoltà di Lingua e Letterature straniere di Palermo non avrà un corso di Lingua e Cultura Ebraica.
La cosa è deplorevole in sé, ma lo è ancor di più per la Sicilia, che ospitò la più cospicua comunità ebraica d'Europa, fino al 1492, e che poi obbligò poi i suoi giudei a convertirsi, perseguitò i conversi e bruciò gli ostinati: allo Steri, fra l'altro, e cioè nell'attuale sede del Rettorato Universitario. E tralasciamo la considerazione che, oggi, Israele è una realtà economicamente e politicamente rilevante del nostro Mediterraneo.
Se fosse vero quel che riferisce Luciana Pepi - docente a titolo gratuito, con 50 esami sostenuti nel 2009 - e cioè che, avendo scoperto casualmente che la sua materia era stata cancellata, a sua precisa domanda, dagli uffici dell'Università le sarebbe stato risposto: "Ci dispiace, è stato un errore", dovremmo persuaderci che non di un intento preordinato si tratterebbe, bensì di approssimazione, incompetenza, sciatteria.
Niente di nuovo, sotto il sole.
Ma è pur sempre quell'Università che anni fa pensò di far delle vecchie prigioni dello Steri un Museo dell'Inquisizione e non delle sue vittime. Un grossolano errore di valutazione. Ad Auschwitz non hanno fatto un Museo delle SS, ma un sacrario dedicato alle loro vittime.
Non ci sarà, non può, non dev'esserci un motivo diverso dall'errore, per l'aver eliminato l'insegnamento della Lingua e della Cultura Ebraica.
Sono certo che il nuovo Rettore, Roberto Lagalla, che è persona onesta e competente, vorrà rimediare.
Pubblicato da Davide Camarrone
Quest'anno, la Facoltà di Lingua e Letterature straniere di Palermo non avrà un corso di Lingua e Cultura Ebraica.
La cosa è deplorevole in sé, ma lo è ancor di più per la Sicilia, che ospitò la più cospicua comunità ebraica d'Europa, fino al 1492, e che poi obbligò poi i suoi giudei a convertirsi, perseguitò i conversi e bruciò gli ostinati: allo Steri, fra l'altro, e cioè nell'attuale sede del Rettorato Universitario. E tralasciamo la considerazione che, oggi, Israele è una realtà economicamente e politicamente rilevante del nostro Mediterraneo.
Se fosse vero quel che riferisce Luciana Pepi - docente a titolo gratuito, con 50 esami sostenuti nel 2009 - e cioè che, avendo scoperto casualmente che la sua materia era stata cancellata, a sua precisa domanda, dagli uffici dell'Università le sarebbe stato risposto: "Ci dispiace, è stato un errore", dovremmo persuaderci che non di un intento preordinato si tratterebbe, bensì di approssimazione, incompetenza, sciatteria.
Niente di nuovo, sotto il sole.
Ma è pur sempre quell'Università che anni fa pensò di far delle vecchie prigioni dello Steri un Museo dell'Inquisizione e non delle sue vittime. Un grossolano errore di valutazione. Ad Auschwitz non hanno fatto un Museo delle SS, ma un sacrario dedicato alle loro vittime.
Non ci sarà, non può, non dev'esserci un motivo diverso dall'errore, per l'aver eliminato l'insegnamento della Lingua e della Cultura Ebraica.
Sono certo che il nuovo Rettore, Roberto Lagalla, che è persona onesta e competente, vorrà rimediare.
Pubblicato da Davide Camarrone
Primo successo per il Catania
Cagliari sconfitto 2-1
18 ott Prima vittoria in campionato per il Catania di Atzori. Gli etnei superano 2-1 in casa un Cagliari povero di idee. Il tecnico catanese ritrova Delvecchio e Potenza, e sacrifica in attacco lo stanco Morimoto, reduce dalla trasferta con la sua nazionale, affidando l’attacco a Martinez. Allegri schiera il suo tranquillo 4-3-1-2 preferendo Lazzari a Biondini. La gara è [...] >>
Cagliari sconfitto 2-1
18 ott Prima vittoria in campionato per il Catania di Atzori. Gli etnei superano 2-1 in casa un Cagliari povero di idee. Il tecnico catanese ritrova Delvecchio e Potenza, e sacrifica in attacco lo stanco Morimoto, reduce dalla trasferta con la sua nazionale, affidando l’attacco a Martinez. Allegri schiera il suo tranquillo 4-3-1-2 preferendo Lazzari a Biondini. La gara è [...] >>
Le pagelle di Livorno-Palermo Miccoli e Balzaretti da nazionale
Bresciano continua a non brillare
18 ott PALERMO Rubinho 6: Chiamato in extremis a sostituire l’influenzato Sirigu, il portiere brasiliano è incolpevole sul gol. Alterna uscite scellerate a qualche buon intervento, come nel caso della parata sul colpo di testa di Pulzetti nel primo tempo. Tuttosommato un rientro positivo. Kjaer 7: Ancora una grande prestazione per il giovane difensore danese. In più occasioni è [...] >>
Bresciano continua a non brillare
18 ott PALERMO Rubinho 6: Chiamato in extremis a sostituire l’influenzato Sirigu, il portiere brasiliano è incolpevole sul gol. Alterna uscite scellerate a qualche buon intervento, come nel caso della parata sul colpo di testa di Pulzetti nel primo tempo. Tuttosommato un rientro positivo. Kjaer 7: Ancora una grande prestazione per il giovane difensore danese. In più occasioni è [...] >>
venerdì 16 ottobre 2009
"Lettera dei siciliani della Diaspora a Silvio Berlusconi
Una tragica notte di piogge, pur torrenziali, ha messo in ginocchio le contrade piu' prossime di Messina seminando lutti e distruzione. E' stato come se la natura si fosse improvvisamente ribellata allo scempio delle montagne, dei torrenti, dei greti dei fiumi che l'uomo continua a programmare ed abbia deciso di interrompere - per una notte - la magia dell'autunno infinito che, come succede da sempre in Sicilia, protrae i caldi aneliti dell'estate isolana per concederci un avanzo d'inverno nell'apocalisse di pietre e fango...
Leggi tutto..."
Una tragica notte di piogge, pur torrenziali, ha messo in ginocchio le contrade piu' prossime di Messina seminando lutti e distruzione. E' stato come se la natura si fosse improvvisamente ribellata allo scempio delle montagne, dei torrenti, dei greti dei fiumi che l'uomo continua a programmare ed abbia deciso di interrompere - per una notte - la magia dell'autunno infinito che, come succede da sempre in Sicilia, protrae i caldi aneliti dell'estate isolana per concederci un avanzo d'inverno nell'apocalisse di pietre e fango...
Leggi tutto..."
coppa degli assi
Da domani al 18 ottobre al campo ostacoli della Favorita di Palermo si disputerà il 51° concorso ippico internazionale di salto ostacoli (3 stelle) e della gara più attesa e prestigiosa dell’evento: il 30° Gran Premio Coppa degli Assi.
Organizzato dalla Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Comunicazioni e Trasporti – Dipartimento Turismo, Sport e
Spettacolo e finanziato grazie ai fondi previsti dalProgramma Operativo Regionale FESR Sicilia 2007/2013 linea di intervento 3.3.1.1., in collaborazione con il Coni, la kermesse equestre è ormai considerata da anni il fiore all’occhiello degli eventi sportivi in Sicilia.
Con un montepremi di 155 mila euro, di cui ben 80 mila destinati al Gran Premio Coppa degli Assi di domenica 18 ottobre, tra l’altro, il concorso palermitano si “piazza” fra i più allettanti in Italia. Cavalli e cavalieri, italiani e stranieri, sono già arrivati al campo ostacoli di Viale Diana e si apprestano a regalare tre intense giornate di sport e spettacolo puro alla Città di Palermo, che da oltre 50 anni aspetta ottobre per vedere
all’opera i campioni della disciplina.
Attesi alla Favorita binomi di grande livello tecnico. Tra gli italiani spiccano i nomi di: Roberto Arioldi (due volte Asso 2001-2003), Emanuele Gaudiano, Andrea Herholdt, Paolo Adamo Zuvadelli e poi ancora di tre dei componenti la squadra azzurra che a settembre ha conquistato la medaglia d’argento ai campionati europei di salto ostacoli a Windsor in Inghilterra: Piergiorgio Bucci, Juan Carlos Garcia e Jonella Ligresti (quest’ultima riserva del team Tricolore).
Nel caso di Juan Carlos Garcia quest’anno Palermo può vantare la presenza di un autentico fuoriclasse, considerato un vero e proprio “recordman” per avere – ad un mese dalla medaglia di Windsor – replicato l’argento continentale a squadre a Fontainebleau (Francia), ma nella disciplina del completo.
Valore aggiunto dell’evento sarà il ritorno dello chef de piste Uliano Vezzani, apprezzato in tutto il mondo. Vezzani vanta nel suo curriculum la direzione dei campi gara più prestigiosi, tra cui numerose edizioni di Piazza di Siena e di Coppa del Mondo, la direzione di svariati concorsi ippici internazionali in Italia e all’estero e la fresca nomina da parte della Federazione Equestre Internazionale in qualità di delegato tecnico dei Campionati Europei di Windsor.
mercoledì 14 ottobre 2009
lu chiamarunu “Sicilia” li genti
N jornu ca Diu Patri era cuntenti
e passiava ‘n celu cu li Santi,
a lu munnu pinsau fari un prisenti
e da curuna si scippau ‘n diamanti;
cci addutau tutti li setti elementi,
lu pusau a mari ‘n facci a lu livanti:
lu chiamarunu “Sicilia” li genti,
ma di l’Eternu Patri e’ lu diamanti.
Gianni Argurio
e passiava ‘n celu cu li Santi,
a lu munnu pinsau fari un prisenti
e da curuna si scippau ‘n diamanti;
cci addutau tutti li setti elementi,
lu pusau a mari ‘n facci a lu livanti:
lu chiamarunu “Sicilia” li genti,
ma di l’Eternu Patri e’ lu diamanti.
Gianni Argurio
martedì 13 ottobre 2009
Palermo, Sono qui gli “Emirati Arabi Uniti”
di jophx
Il Califfo Cammarata viene qui ripreso in una rarissima espressione , infatti per la prima volta lo vediamo senza sorriso smagliante ma con una lieve deformazione residuale della bocca dovuta all’allentamento dei nervi e dei muscoli facciali protesi sempre e con forza al sorriso comunque e ovunque ed in qualunque occasione ( foto pubblicata per primi da Palermo Blog-Rosalio e poi da tutto il mondo).
Continua a leggere »
di jophx
Il Califfo Cammarata viene qui ripreso in una rarissima espressione , infatti per la prima volta lo vediamo senza sorriso smagliante ma con una lieve deformazione residuale della bocca dovuta all’allentamento dei nervi e dei muscoli facciali protesi sempre e con forza al sorriso comunque e ovunque ed in qualunque occasione ( foto pubblicata per primi da Palermo Blog-Rosalio e poi da tutto il mondo).
Continua a leggere »
intitoliamo una strada a simone neri raccolt...
intitoliamo una strada a simone neri raccolt...
su FACEBOOK il gruppo trinacria prov milano sta cercando di far intitolare una via all eroe di giampilieri nell interland milanese per chi è interessato ci contatti
su FACEBOOK il gruppo trinacria prov milano sta cercando di far intitolare una via all eroe di giampilieri nell interland milanese per chi è interessato ci contatti
lunedì 12 ottobre 2009
Domenica lo slalom di Giarre
Tutto pronto per la ventesima edizione dello Slalom di Giarre.
10-10-2009 - Sono in pieno svolgimento le verifiche tecniche dell’ultima prova del Campionato Italiano Slalom, la ventesima edizione dello Slalom di Giarre, presentato ieri ufficialmente nella splendida cornice del “salone degli specchi” del Comune di Giarre.
Tutto pronto per la ventesima edizione dello Slalom di Giarre.
10-10-2009 - Sono in pieno svolgimento le verifiche tecniche dell’ultima prova del Campionato Italiano Slalom, la ventesima edizione dello Slalom di Giarre, presentato ieri ufficialmente nella splendida cornice del “salone degli specchi” del Comune di Giarre.
Alla conferenza stampa erano presenti in rappresentanza del Comune di Giarre il vice sindaco, nonché assessore allo Sport Leo Cantarella e l’assessore all’ Urbanistica Piero Mangano, il presidente dell’Automobil Club Acireale Angelo Pennisi, il membro della sottocommissione Slalom Fabio Cavallaro e, in rappresentanza della Provincia Regionale di Catania il consigliere Francesco Cardillo. Durante il dibattito con la stampa locale è stata sottolineata ancora una volta l’importanza di questa manifestazione che ha raggiunto l’invidiabile traguardo delle venti edizioni, disputate tra l’altro consecutivamente. Ben 79 i piloti che non hanno voluto rinunciare a questa classica sfida tra i birilli: tra questi da sottolineare la presenza di Giacomo Benenati, pilota catanese che si è appena laureato Campione Italiano assoluto della specialità e che festeggiarà quindi nella sua terra natìa l’ambito traguardo. In Gr.A il pilota preparatore Michele Ferrara lancerà la sfida al calabrese Domenico Chirico, che ha appena conquistato il titolo di campione italiano C.I.V.M. della sua classe, la A 1600, ed un altro pilota messinese, Salvatore Caristi, a fare da terzo incomodo. Nel gruppo speciale i confronti più attesi, a cominciare dalla classe mille, con Orazio Maccarrone, tornato per l’occasione agli slalom e Giovanni Compagnino. Ma gli occhi di tutti gli appassionati saranno puntati sulla classe 1150, dove, al riconfermato Campione Italiano Nino Cardillo, si opporranno il calabrese Bruno Fallara, Nino Margareci e Fabrizio Minì: una sfida da vivere sino all’ultimo birillo. Nel Gruppo Gti il favorito per la vittoria è Giuseppe Messina, al volante della sua Renault Clio Cup, mentre nel Gruppo Prototipi i favoriti sono Giombattista Motta, con la sua potentissima 126 a motore Alfa e Nicolò Leanza, che quest’anno ha dominato la sempre combattuta classe P2. Entrambi avranno la possibilità di lottare per la vittoria assoluta con il favorito Giuseppe Camarda che nella classe Sps avrà degli avversari difficili in Salvatore Caruso e Giovanni Puglisi. Appuntamento per la partenza alle 9.00 in punto con i favori delle previsioni meteo.
--> 20° Slalom Giarre Milo - Scheda gara
sabato 10 ottobre 2009
venerdì 9 ottobre 2009
Gerardina Trovato
Nata a Catania 33 anni fa, Gerardina Trovato e' tra le esponenti principe dell'ultima ondata cantautorale siciliana. Voce soul potente, tanto da essere considerata ''la voce nera italiana'', una grinta che esprime la sua carica mediterranea, la forza delle sue parole: Gerardina è un vero talento naturale.
Da buona figlia d'arte, Gerry, così come la chiamano gli amici, inizia a masticare musica fin da bambina. A tre anni già cantava, a otto aveva già deciso che da grande avrebbe fatto la cantante. Dal padre, medico, eredita una grande passione per la chitarra e per la canzone popolare. Dalla madre invece, mezzosoprano e diplomata in pianoforte, riceve le prime lezioni di musica. Subito dopo la scuola superiore Gerardina lascia Catania e si trasferisce a Roma dove inizia le sue prime esperienze discografiche come corista.
Nel '92 Caterina Caselli ascolta una cassetta di provini capitata nel suo ufficio insieme a centinaia di altre e scopre Gerardina. Da qui il contratto con la Sugar e il primo singolo: ''Non ho più la mia città''. Prodotta da Maurizio Malavasi (Stadio, Carboni, Antonacci, Bocelli, Dalla) la canzone è subito un successo. Presentata nella sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo cattura l'attenzione del pubblico e della critica giungendo seconda.
Nel '93 l'album ''Gerardina Trovato'', duecentomila copie vendute solo in Italia, ma anche grande riscontro in Europa. ''Sognare Sognare'', il secondo singolo è tra le hit dell'estate. Nello stesso anno c'è il debutto nei grandi stadi, con a tournée al fianco di Zucchero. Nel '94 esce il secondo album: ''Non è un film'', prodotto da Celso Valli (Ramazzotti, Baglioni, Mannoia, Vasco Rossi) e in poche settimane diventa di platino (centomila copie vendute). Nell'album c'è la canzone ''Non è un film'' che riporta Gerardina in gara tra i big al Festival di Sanremo del '94, dove arriva quarta. Subito dopo il Festival Gerardina parte in tournée con Andrea Bocelli.
Per tutto il '95 Gerardina scrive nuove canzoni: undici brani di grande raffinatezza e grinta diretta che entrano a far parte dell'album ''Ho trovato Gerardina''. La Trovato si conferma così una giovane donna in grado di scrivere e cantare con voce black la rabbia e la dolcezza del mondo intorno a lei. Nel disco, oltre al grande successo ''Piccoli già grandi'', anche un toccante duetto con Renato Zero, ''Eh già''. Anticipato dal singolo ''Il sole dentro'', esce nel '97 l'album antologico ''Il sole dentro. Le sue più belle canzoni'' con due inediti.
Dopo una lunga tournée Gerardina prende tempo per sé stessa: viaggia, scrive canzoni, sta con gli amici e la famiglia tornando alla ribalta al Festival di quest'anno con il brano ''Gechi e vampiri''
Da buona figlia d'arte, Gerry, così come la chiamano gli amici, inizia a masticare musica fin da bambina. A tre anni già cantava, a otto aveva già deciso che da grande avrebbe fatto la cantante. Dal padre, medico, eredita una grande passione per la chitarra e per la canzone popolare. Dalla madre invece, mezzosoprano e diplomata in pianoforte, riceve le prime lezioni di musica. Subito dopo la scuola superiore Gerardina lascia Catania e si trasferisce a Roma dove inizia le sue prime esperienze discografiche come corista.
Nel '92 Caterina Caselli ascolta una cassetta di provini capitata nel suo ufficio insieme a centinaia di altre e scopre Gerardina. Da qui il contratto con la Sugar e il primo singolo: ''Non ho più la mia città''. Prodotta da Maurizio Malavasi (Stadio, Carboni, Antonacci, Bocelli, Dalla) la canzone è subito un successo. Presentata nella sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo cattura l'attenzione del pubblico e della critica giungendo seconda.
Nel '93 l'album ''Gerardina Trovato'', duecentomila copie vendute solo in Italia, ma anche grande riscontro in Europa. ''Sognare Sognare'', il secondo singolo è tra le hit dell'estate. Nello stesso anno c'è il debutto nei grandi stadi, con a tournée al fianco di Zucchero. Nel '94 esce il secondo album: ''Non è un film'', prodotto da Celso Valli (Ramazzotti, Baglioni, Mannoia, Vasco Rossi) e in poche settimane diventa di platino (centomila copie vendute). Nell'album c'è la canzone ''Non è un film'' che riporta Gerardina in gara tra i big al Festival di Sanremo del '94, dove arriva quarta. Subito dopo il Festival Gerardina parte in tournée con Andrea Bocelli.
Per tutto il '95 Gerardina scrive nuove canzoni: undici brani di grande raffinatezza e grinta diretta che entrano a far parte dell'album ''Ho trovato Gerardina''. La Trovato si conferma così una giovane donna in grado di scrivere e cantare con voce black la rabbia e la dolcezza del mondo intorno a lei. Nel disco, oltre al grande successo ''Piccoli già grandi'', anche un toccante duetto con Renato Zero, ''Eh già''. Anticipato dal singolo ''Il sole dentro'', esce nel '97 l'album antologico ''Il sole dentro. Le sue più belle canzoni'' con due inediti.
Dopo una lunga tournée Gerardina prende tempo per sé stessa: viaggia, scrive canzoni, sta con gli amici e la famiglia tornando alla ribalta al Festival di quest'anno con il brano ''Gechi e vampiri''
Silvio Berlusconi è sceso in Sicilia per portare la “sua parola” agli sfollati della zona di Messina, promettendo nuove abitazioni, come in Abruzzo, ed interventi di risanamento del territorio, nonché per nominare Raffaele Lombardo commissario straordinario per il disastro verificatosi. Nulla di più, che una replica giullaresca delle enunciazioni abruzzesi, mentre la nomina a commissario per la nuova emergenza del presidente della Regione Siciliana avrà la stessa proiezione della nomina di Totò Cuffaro a commissario straordinario per l’emergenza rifiuti.
Si è visto mai?
Pubblicato da admin il Wednesday, 07 October @ 11:05:02 CDT (22 letture)
(Leggi Tutto...
6741 bytes aggiuntivi
commenti
giovedì 8 ottobre 2009
SIMONE NERI
Simone Neri, l’eroe di Giampilieri, il sottocapo di prima classe della Marina, che ha salvato 8 persone, sacrificando la sua vita.
Innanzitutto, perché il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha chiesto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il riconoscimento di un’onorificenza alla memoria per il giovane siciliano, che il 15 ottobre avrebbe compiuto 30 anni.
Inoltre, su Facebook è online il gruppo “Dedichiamo una Via o una Piazza all’eroe Simone Neri“, fondato da Gaetano Smedile e amministrato da Alfonso Messina e Antonella Darone. Al momento gli iscritti 394 e sulla bacheca sono stati pubblicati 17 messaggi.
Lo scopo dell’iniziativa è chiaro ed è rivolto a tutti i comuni di Sicilia e di Italia.
Innanzitutto, perché il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha chiesto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il riconoscimento di un’onorificenza alla memoria per il giovane siciliano, che il 15 ottobre avrebbe compiuto 30 anni.
Inoltre, su Facebook è online il gruppo “Dedichiamo una Via o una Piazza all’eroe Simone Neri“, fondato da Gaetano Smedile e amministrato da Alfonso Messina e Antonella Darone. Al momento gli iscritti 394 e sulla bacheca sono stati pubblicati 17 messaggi.
Lo scopo dell’iniziativa è chiaro ed è rivolto a tutti i comuni di Sicilia e di Italia.
mercoledì 7 ottobre 2009
martedì 6 ottobre 2009
Pietro Frasca Polara
Economista e imprenditore, nato a Modica nel 1903 e morto a Palermo nel 1965. Meridionalista di cultura moderna e agguerrita, autore di saggi e promotore di convegni sulla "questione meridionale", fu membro della Giunta esecutiva e del Comitato di presidenza della Confindustria. Dagli anni '40, rientrato a Palermo, fu direttore generale della "Chimica Arenella", presidente dell'Associazione degli industriali, presidente dell'Azienda municipale del gas, presidente dell'Acquedotto municipale, presidente dell'Ospedale Psichiatrico, commissario dell'Azienda speciale per la Zona Industriale. Nel dopoguerra fu protagonista dell'intenso dibattito sul futuro economico della Sicilia ingaggiando una battaglia anche con il presidente della Confindustria, il genovese Angelo Costa, decisamente contrario ad ogni intervento dello Stato nell'economia, per lanciare l'industrializzazione della Sicilia e del Mezzogiorno con i finanziamenti del Piano Marshall. Frasca Polara, pur essendo genero del leader degli indipendentisti Andrea Finocchiaro Aprile, difese il progetto autonomistico ribadendo il criterio riparazionistico e sostenendo la necessità oltre che di un intervento privato, anche di uno pubblico di ampie dimensioni a fronte dei gravi problemi della disoccupazione strutturale dell'Isola, della sua particolare carenza di attività produttiva, specie di natura industriale, dell'insufficienza di energia elettrica e del suo alto costo, della carenza di trasporti e in generale di tutte quelle infrastrutture così determinanti nei conti economici di un'azienda senza le quali, in mancanza di un intervento pubblico di ampie dimensioni protratto nel tempo e opportunamente qualificato, non vi sarebbe stata alcuna possibilità di affrontare il problema dell'arretratezza meridionale con il conseguente aggravio del dualismo Nord-Sud. Di questa concezione Frasca Polara fu fautore con la sua partecipazione alla formulazione del primo schema quinquennale di sviluppo economico della Sicilia nel 1945-1946, epoca in cui i problemi dello sviluppo pianificato erano presenti soltanto nell'intuizione di pochi. Pietro Frasca Polara intese valorizzare le risorse locali e rafforzarne la struttura produttiva dando vita ad una sua azienda che fu allora tra le più efficienti per la
Economista e imprenditore, nato a Modica nel 1903 e morto a Palermo nel 1965. Meridionalista di cultura moderna e agguerrita, autore di saggi e promotore di convegni sulla "questione meridionale", fu membro della Giunta esecutiva e del Comitato di presidenza della Confindustria. Dagli anni '40, rientrato a Palermo, fu direttore generale della "Chimica Arenella", presidente dell'Associazione degli industriali, presidente dell'Azienda municipale del gas, presidente dell'Acquedotto municipale, presidente dell'Ospedale Psichiatrico, commissario dell'Azienda speciale per la Zona Industriale. Nel dopoguerra fu protagonista dell'intenso dibattito sul futuro economico della Sicilia ingaggiando una battaglia anche con il presidente della Confindustria, il genovese Angelo Costa, decisamente contrario ad ogni intervento dello Stato nell'economia, per lanciare l'industrializzazione della Sicilia e del Mezzogiorno con i finanziamenti del Piano Marshall. Frasca Polara, pur essendo genero del leader degli indipendentisti Andrea Finocchiaro Aprile, difese il progetto autonomistico ribadendo il criterio riparazionistico e sostenendo la necessità oltre che di un intervento privato, anche di uno pubblico di ampie dimensioni a fronte dei gravi problemi della disoccupazione strutturale dell'Isola, della sua particolare carenza di attività produttiva, specie di natura industriale, dell'insufficienza di energia elettrica e del suo alto costo, della carenza di trasporti e in generale di tutte quelle infrastrutture così determinanti nei conti economici di un'azienda senza le quali, in mancanza di un intervento pubblico di ampie dimensioni protratto nel tempo e opportunamente qualificato, non vi sarebbe stata alcuna possibilità di affrontare il problema dell'arretratezza meridionale con il conseguente aggravio del dualismo Nord-Sud. Di questa concezione Frasca Polara fu fautore con la sua partecipazione alla formulazione del primo schema quinquennale di sviluppo economico della Sicilia nel 1945-1946, epoca in cui i problemi dello sviluppo pianificato erano presenti soltanto nell'intuizione di pochi. Pietro Frasca Polara intese valorizzare le risorse locali e rafforzarne la struttura produttiva dando vita ad una sua azienda che fu allora tra le più efficienti per la
lunedì 5 ottobre 2009
Negato il minuto di silenzio alle vittime dell’alluvione. Si è fatto un torto al Paese, non solo alla Sicilia
Quanto dura un minuto? Un battito d’ali o un’eternità. Il tempo si allunga o si accorcia, ti porta indietro o ti trascina avanti. In un minuto puoi vedere la vita scorrere davanti ai tuoi occhi, come un film.
In un minuto puoi accorgerti che non il tuo passato non c’è. Un minuto può costringerti a guardare al futuro, a farci i conti.
Il
tempo è il tiranno che hai allevato. Ti lascia senza parole, spacchetta l’esistenza, ti invoglia a vivere con la stessa leggerezza con cui ti suggerisce di farla finita.
Un minuto dedicato a qualcuno o qualcosa perciò può essere niente o regalarti un bene prezioso: smarrirti o accogliere dentro di te l’umanità.
Quando la folla di uno stadio si ammutolisce dopo il fischio di un arbitro che invita al silenzio, tutti gli uomini diventano un solo uomo perché sono accumunati dallo stesso pensiero.
Il minuto di silenzio è una delle poche virtù della folla, una delle poche virtù del calcio. Non è liturgia, rituale senza valore, ma è preziosa occasione di “redenzione”.
Perché?
Permette ai più riottosi di stare insieme agli altri, di condividere con gli altri qualcosa d’importante in quel preciso istante, in quel contesto, in quelle condizioni.
Il minuto di silenzio non affratella, ma ci ricorda di non essere soli al mondo. Ed è una grande cosa.
Coloro che si sono rammaricati per il minuto di silenzio non concesso dalla Federcalcio alle folle degli stadi per ricordare le vittime dell’alluvione nel Messinese, hanno più di una buona ragione per manifestare il loro dissenso.
Il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, se n’è lamentato con i vertici del calcio e ne ha tratto la conclusione che nei confronti delle povere vittime siciliane ci sia stata una smaccata discriminazione, come se i morti siciliani fossero “di serie B”, per restare nel mondo del pallone.
Quanto dura un minuto? Un battito d’ali o un’eternità. Il tempo si allunga o si accorcia, ti porta indietro o ti trascina avanti. In un minuto puoi vedere la vita scorrere davanti ai tuoi occhi, come un film.
In un minuto puoi accorgerti che non il tuo passato non c’è. Un minuto può costringerti a guardare al futuro, a farci i conti.
Il
tempo è il tiranno che hai allevato. Ti lascia senza parole, spacchetta l’esistenza, ti invoglia a vivere con la stessa leggerezza con cui ti suggerisce di farla finita.
Un minuto dedicato a qualcuno o qualcosa perciò può essere niente o regalarti un bene prezioso: smarrirti o accogliere dentro di te l’umanità.
Quando la folla di uno stadio si ammutolisce dopo il fischio di un arbitro che invita al silenzio, tutti gli uomini diventano un solo uomo perché sono accumunati dallo stesso pensiero.
Il minuto di silenzio è una delle poche virtù della folla, una delle poche virtù del calcio. Non è liturgia, rituale senza valore, ma è preziosa occasione di “redenzione”.
Perché?
Permette ai più riottosi di stare insieme agli altri, di condividere con gli altri qualcosa d’importante in quel preciso istante, in quel contesto, in quelle condizioni.
Il minuto di silenzio non affratella, ma ci ricorda di non essere soli al mondo. Ed è una grande cosa.
Coloro che si sono rammaricati per il minuto di silenzio non concesso dalla Federcalcio alle folle degli stadi per ricordare le vittime dell’alluvione nel Messinese, hanno più di una buona ragione per manifestare il loro dissenso.
Il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, se n’è lamentato con i vertici del calcio e ne ha tratto la conclusione che nei confronti delle povere vittime siciliane ci sia stata una smaccata discriminazione, come se i morti siciliani fossero “di serie B”, per restare nel mondo del pallone.
Quando l’Abruzzo fu scosso dal grande terremoto (non è di certo passato un decennio), la tv non si limitò a documentare, ma reagì attivandosi con iniziative degne di tal nome. Ciascuno fece il suo; l’istituzione di conti corrente, di lotterie nazionali; la nascita di numeri a cui inviare sms solidali (1 euro interamente devoluto ai terremotati)…
E per Messina e i messinesi? Ancora niente!!!!
Questa è la prova che la Sicilia è la terra delle promesse non mantenute, delle opere incompiute. Berluskamon I ha a cuore solo il ponte sullo stretto; non perchè serva, ma perchè vuole lasciare ai posteri un’opera faraonica che illustri il suo potere su questa Nazione. L’Abruzzo purtroppo o per fortuna, è stato strumentalizzato in un periodo in cui la destra perdeva consensi popolari. Per noi italiani il terremoto è stato una tragedia; per il PDL invece una manna dal cielo (così come l’11 settembre fu provvidenziale per Bush).
È stato detto di tutto, giustamente, sul grande abusivismo delle zone colpite dal fango, ma di solito è la famelicità politica a concedere in certe zone la costruzione di nuclei abitativi. Nel caso del messinese la colpa è da suddividere tra politica e mafia!!!!
Ciò però non significa che la gente di Messina (la nostra gente) debba ricevere meno solidarietà degli abruzzesi (nostra gente).
Il Governo destrofilo forse dimentica che la Sicilia è la mammella ove loro hanno attinto e attingono quei voti così squisiti. Eppure quando si tratta di investire…
Da anni ci lamentiamo delle strade ridotte a mulattiere; di autostrade vecchie di trent’anni; di scuole fatiscenti (Berlusconi si faccia un giro nell’ennese, lo invito a casa mia). Da anni ci lamentiamo della spazzatura (non solo Palermo) e di un problema acqua che sembra più complicato di quanto non sia, anche perchè nel caso in specie è davvero l’egemonia della mafia che controlla la distribuzione idrica. Il problema acqua, perdonate il gioco di parole, fa acqua da tutte le parti.
La sanità è allo sbando!
Non basta inviare 10, 100 milioni di euro…almeno non quando si parla di Sicilia. Quei soldi sono destinati a morire nelle tasche della mafia, in mezzo alle pieghe di qualche portafogli già abbastanza pingue.
La malavita li filtra e alle opere resta ben poco. L’unica cosa che serviva alla Sicilia è stata purtroppo cancellata con un’autobomba in quel di Capaci. Con quegli eroi è saltata in aria anche la nostra speranza.
BlogSicilia consiglia anche
E per Messina e i messinesi? Ancora niente!!!!
Questa è la prova che la Sicilia è la terra delle promesse non mantenute, delle opere incompiute. Berluskamon I ha a cuore solo il ponte sullo stretto; non perchè serva, ma perchè vuole lasciare ai posteri un’opera faraonica che illustri il suo potere su questa Nazione. L’Abruzzo purtroppo o per fortuna, è stato strumentalizzato in un periodo in cui la destra perdeva consensi popolari. Per noi italiani il terremoto è stato una tragedia; per il PDL invece una manna dal cielo (così come l’11 settembre fu provvidenziale per Bush).
È stato detto di tutto, giustamente, sul grande abusivismo delle zone colpite dal fango, ma di solito è la famelicità politica a concedere in certe zone la costruzione di nuclei abitativi. Nel caso del messinese la colpa è da suddividere tra politica e mafia!!!!
Ciò però non significa che la gente di Messina (la nostra gente) debba ricevere meno solidarietà degli abruzzesi (nostra gente).
Il Governo destrofilo forse dimentica che la Sicilia è la mammella ove loro hanno attinto e attingono quei voti così squisiti. Eppure quando si tratta di investire…
Da anni ci lamentiamo delle strade ridotte a mulattiere; di autostrade vecchie di trent’anni; di scuole fatiscenti (Berlusconi si faccia un giro nell’ennese, lo invito a casa mia). Da anni ci lamentiamo della spazzatura (non solo Palermo) e di un problema acqua che sembra più complicato di quanto non sia, anche perchè nel caso in specie è davvero l’egemonia della mafia che controlla la distribuzione idrica. Il problema acqua, perdonate il gioco di parole, fa acqua da tutte le parti.
La sanità è allo sbando!
Non basta inviare 10, 100 milioni di euro…almeno non quando si parla di Sicilia. Quei soldi sono destinati a morire nelle tasche della mafia, in mezzo alle pieghe di qualche portafogli già abbastanza pingue.
La malavita li filtra e alle opere resta ben poco. L’unica cosa che serviva alla Sicilia è stata purtroppo cancellata con un’autobomba in quel di Capaci. Con quegli eroi è saltata in aria anche la nostra speranza.
BlogSicilia consiglia anche
Alluvione Messina, "sono crimini". Lombardo: c'è clientelismo e abusivismo - cronaca -Tgcom - pagina 1
Alluvione Messina, "sono crimini". Lombardo: c'è clientelismo e abusivismo - cronaca -Tgcom - pagina 1: "Alluvione Messina, 'sono crimini'
Lombardo: c'è clientelismo e abusivismo
'C'è un clientelismo che rispetto alle demolizioni mancate può portare a eventi drammatici e a crimini che hanno ucciso 24 persone. Non si può che parlare di crimini in questi casi'. Queste le parole del presidente della regione Sicilia, Raffaele Lombardo a Rainews 24. Il governatore fa riferimento alle notizie secondo cui la polizia municipale di Messina aveva proposto l'abbattimento di 1.200 costruzioni abusive nelle zone alluvionate." sono parole che mi srupiscono dette da un alleato di Cuffaro e Berlusconi
Lombardo: c'è clientelismo e abusivismo
'C'è un clientelismo che rispetto alle demolizioni mancate può portare a eventi drammatici e a crimini che hanno ucciso 24 persone. Non si può che parlare di crimini in questi casi'. Queste le parole del presidente della regione Sicilia, Raffaele Lombardo a Rainews 24. Il governatore fa riferimento alle notizie secondo cui la polizia municipale di Messina aveva proposto l'abbattimento di 1.200 costruzioni abusive nelle zone alluvionate." sono parole che mi srupiscono dette da un alleato di Cuffaro e Berlusconi
domenica 4 ottobre 2009
PALERMO-JUVENTUS le pagelle
Sirigu 6,5. Il giovane guardapali consegna agli almanacchi la sua seconda partita da titolare in serie A e il suo ingresso in campo è salutato con giubilo dal popolo palermitano. Salvatore da Nuoro ripaga l’affetto dei tifosi con una prova senza sbavature in cui è stato più impegnato con i piedi che con le mani. [...] >>
PALERMO -JUVENTUS
Un grandissimo PALERMO asfalta per 2-0 la vecchia signora PASTORE finalmente superlativo MICCOLI una certezza CAVANI pur avendo sprecato moltissimo si è confermato un gladiatore ZENGA questa volta
ha azzeccato le mosse giuste si spera di non dover come al solito soffrire con il LIVORNO qesta sera è stata MAGICA PALERMO CONTINUA A FARCI SOGNAREUEFA, PASTORE NEI TOP 7 TALENTI DEL MONDO
L´attaccante del Palermo Javier Pastore è stato inserito tra i "Sette magnifici giocatori di maggior prospettiva" nel mondo dal semestrale "Champions", magazine ufficiale della UEFA Champions League. Nel bimestre ottobre-novembre, infatti, l´argentino portato in rosanero dal ds Walter Sabatini, figura all´interno dell´articolo "Scouting Report" insieme a giocatori del calibro di Juan Manuel Mata del Valencia, Steven Defour dello Standard Liegi, Marcus Berg dell´Amburgo, Edson Braafheid del Bayern Monaco, Gabriel Obertan del Manchester United e Ginamarco Zigoni del Milan, quest´ultimo era stato bloccato dal Palermo nel febbraio scorso, ma poi aveva rifiutato il trasferimento per problemi personali
ha azzeccato le mosse giuste si spera di non dover come al solito soffrire con il LIVORNO qesta sera è stata MAGICA PALERMO CONTINUA A FARCI SOGNAREUEFA, PASTORE NEI TOP 7 TALENTI DEL MONDO
L´attaccante del Palermo Javier Pastore è stato inserito tra i "Sette magnifici giocatori di maggior prospettiva" nel mondo dal semestrale "Champions", magazine ufficiale della UEFA Champions League. Nel bimestre ottobre-novembre, infatti, l´argentino portato in rosanero dal ds Walter Sabatini, figura all´interno dell´articolo "Scouting Report" insieme a giocatori del calibro di Juan Manuel Mata del Valencia, Steven Defour dello Standard Liegi, Marcus Berg dell´Amburgo, Edson Braafheid del Bayern Monaco, Gabriel Obertan del Manchester United e Ginamarco Zigoni del Milan, quest´ultimo era stato bloccato dal Palermo nel febbraio scorso, ma poi aveva rifiutato il trasferimento per problemi personali
sabato 3 ottobre 2009
messina alluvione
Il mio plauso va al presidente Napolitano che coraggiosamente ha detto < No opere faraoniche ma mettiamo in sicurezza l esistente> peccato che rimarra inascoltato se noi non accorreremo in suo aiuto i poteri forti faranno il ponte e si dimenticheranno il resto
scaletta zanclea me
Scaletta Zanclea rientra nella provincia messinese. Essa raggruppa poco piu' di 2.500 abitanti.
La localita' si ricorda soprattutto per l'estrema vicinanza con Scaletta Superiore, un insediamento feudale che si sviluppo' a 194 metri sul livello del mare nel XVI secolo e sotto il dominio della nobile famiglia dei Marchese.
Il sito si ricorda soprattutto per la cinquecentesca Chiesa intitolata a San Nicolo' - essa raccoglie alcune interessanti opere d'arte come un quattrocentesco Crocifisso ligneo ed una seicentesca tela raffigurante San Francesco di Paola - e per il Castello edificato nel XIII secolo, una costruzione suddivisa in tre piani che attualmente ospita una sede espositiva d'arte moderna.
Scaletta Superiore (a 2 km verso l'interno) si può ammirare il castello, originariamente avamposto militare svevo (XIII sec.), e poi passato alla famiglia Ruffo che fino al XVII sec. lo adibì a residenza di caccia. La massiccia fortezza, ingentilita da eleganti bifore al piano nobile e da monofore al piano superiore, ospita un Museo Civico che raccoglie armi e documenti antichi
venerdì 2 ottobre 2009
MALTEMPO: GIAMPILIERI RESTA ISOLATA, RUSPE LAVORANO TRA SFOLLATI
Condividi:
FacebookGoogleYahooTwitter
Altri
PreferitiFacebookDeliciousLinkedInGoogleYahooMySpaceDiggTwitterNetvibesRedditLive Stampa Invia questo articolo(AGI) - Giampilieri (Messina), 2 ott. - Ruspe al lavoro a Giampilieri nel tentativo di liberare dai detriti il sottopasso della stazione ferroviaria, unica via d'accesso per raggiungere con i mezzi di soccorso la frazione di Messina piu' duramente colpita dall'alluvione. Qui si contano 10 dei 17 morti accertati finora.
"Le squadre di soccorso Sar da ieri prestano soccorso alla popolazione isolata portando acqua, viveri e medicine a piedi sulla strada ferrata", ha riferito un funzionario della Protezione civile dal Centro di coordinamento di emergenza allestito nella prima circoscrizione di Giampilieri Marina da Croce Rossa e Protezione civile. "Sappiamo che al momento nel posto medico avanzato che abbiamo allestito ieri notte nella scuola di Giampilieri -ha aggiunto il funzionario- ci sono diversi feriti, i piu' gravi vengono trasportati in elicottero negli ospedali di Catania e di Messina".
Tra coloro che si sono rivolti al Centro di coordinamento anche le famiglie di 10 bambini, tra cui due neonati, che per precauzione passeranno la seconda notte al suo interno. Nel frattempo continua incessante l'arrivo dei soccorritori, tra loro anche tre camionette dell'esercito e diverse decine di mezzi di vigili del fuoco guardie forestali, carabinieri e Protezione civile.
Una lunga fila di camion carichi di detriti in direzione di Messina difficilmente riesce a passare nella stretta via occupata dai mezzi di soccorso e in gran parte allagata e ricoperta di fango. Attoniti gli abitanti di Giampilieri Marina si aggirano tra i mezzi di soccorso cercando di avere informazioni, ma per il momento visto che da qualche ora e' anche ricominciato a piovere, dalla montagna non arrivano notizie certe. (AGI
Condividi:
FacebookGoogleYahooTwitter
Altri
PreferitiFacebookDeliciousLinkedInGoogleYahooMySpaceDiggTwitterNetvibesRedditLive Stampa Invia questo articolo(AGI) - Giampilieri (Messina), 2 ott. - Ruspe al lavoro a Giampilieri nel tentativo di liberare dai detriti il sottopasso della stazione ferroviaria, unica via d'accesso per raggiungere con i mezzi di soccorso la frazione di Messina piu' duramente colpita dall'alluvione. Qui si contano 10 dei 17 morti accertati finora.
"Le squadre di soccorso Sar da ieri prestano soccorso alla popolazione isolata portando acqua, viveri e medicine a piedi sulla strada ferrata", ha riferito un funzionario della Protezione civile dal Centro di coordinamento di emergenza allestito nella prima circoscrizione di Giampilieri Marina da Croce Rossa e Protezione civile. "Sappiamo che al momento nel posto medico avanzato che abbiamo allestito ieri notte nella scuola di Giampilieri -ha aggiunto il funzionario- ci sono diversi feriti, i piu' gravi vengono trasportati in elicottero negli ospedali di Catania e di Messina".
Tra coloro che si sono rivolti al Centro di coordinamento anche le famiglie di 10 bambini, tra cui due neonati, che per precauzione passeranno la seconda notte al suo interno. Nel frattempo continua incessante l'arrivo dei soccorritori, tra loro anche tre camionette dell'esercito e diverse decine di mezzi di vigili del fuoco guardie forestali, carabinieri e Protezione civile.
Una lunga fila di camion carichi di detriti in direzione di Messina difficilmente riesce a passare nella stretta via occupata dai mezzi di soccorso e in gran parte allagata e ricoperta di fango. Attoniti gli abitanti di Giampilieri Marina si aggirano tra i mezzi di soccorso cercando di avere informazioni, ma per il momento visto che da qualche ora e' anche ricominciato a piovere, dalla montagna non arrivano notizie certe. (AGI
giovedì 1 ottobre 2009
Salvatore Caputo
Iscriviti a:
Post (Atom)