Mortillaro.
Nobile famiglia palermitana, che si vuole d’origine Normanna. Il Muscia annota tra i feudatari sotto re Federico gli eredi del fu Adinolfo Murtillani (Mortillaro?), come possessori della metà del Casale di Cadera e del feudo di Sabuci; un messer Simone Mortellaro è annotato nella mastra nobile del Mollica (lista IV, anno 1590); un Antonino, con privilegio del 12 novembre 1695, ottenne la concessione del titolo di barone di Ciantro Soprano; un Carlo Mortillaro e Asmundo, barone del Ciantro, fu rettore nobile dell’ospedale di Palermo negli anni 1721, 1742-43-44 e senatore della stessa città negli anni 1736-37-38; un Antonio Mortillaro ed Arena fu senatore di Palermo negli anni 1748-49 e 1752-53, governatore del Monte di Pietà nel 1756 e, con privilegio dato a 9 gennaio esecutoriato a 12 settembre 1754, ottenne la concessione del titolo di marchese; un Vincenzo fu governatore del Monte di Pietà di Palermo e senatore della stessa città nel 1760-61 e 1765-66; un Carlo Mortillaro-La Via e Valguarnera a 14 febbraio 1792 ottenne investitura del titolo di marchese; un altro Vincenzo, riconosciuto nel titolo di marchese con real rescritto del 13 febbraio 1856, fu cavaliere dell’ordine Costantiniano, cavaliere di gran croce dell’ordine di Francesco I, ecc., autore di parecchie pregevoli pubblicazioni, tra le quali degne di nota il “Medagliere Arabo-Siculo”, le “Antiche pergamene della Magione”, il “Dizionario Siciliano”, ecc.
Con Decreto Ministeriale del 16 giugno 1899 vennero riconosciuti i titoli di marchese di Mortillaro e di barone di Ciantro Soprano in persona di Vincenzo Mortillaro, nato in Palermo a 21 giugno 1878, di Carlo, di Vincenzo predetto.
Arma: d’azzurro, alla colomba d’argento, sorante, tenente col becco un ramoscello di mortella di verde
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