Lucio Tasca (Palermo, 13 febbraio 1880 – Palermo, 6 maggio 1957) è stato un imprenditore e politico italiano.
Lucio Tasca Bordonaro era figlio di Giuseppe Tasca Lanza, sindaco di Palermo e Senatore del Regno. Ereditò il titolo di Conte d'Almerita.
Laureatosi in Giurisprudenza a Roma, fu volontario nella prima guerra mondiale. Nel 1920 aderì al Partito agrario siciliano, creato da un esponente della sua famiglia, Pietro Lanza di Scalea. Rese l'azienda agricola di famiglia, Villa Tasca , fra le più avanzate tecnologicamente di tutta la Conca d'oro, intorno Palermo. Dal 1922 gestì il feudo Regaleali, triplicando la superficie dei vigneti e ingrandì le cantine. Nel 1932 viene nominato Cavaliere del Lavoro per l'agricoltura.
Principale rappresentante della Società degli agricoltori siciliani, un raggruppamento dei latifondisti, fu chiamato dagli Alleati nel 1943 come primo Sindaco di Palermo del dopo fascismo.
Importante esponente del movimento indipendentista nell'isola, insieme al principe Giovanni Alliata Di Montereale e al barone Stefano La Motta di Monserrato fu a capo della corrente agraria del separatismo siciliano e dell'EVIS. Scrisse “Elogio del latifondo siciliano”, forse il testo più famoso della letteratura separatista dell'isola.
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